Grappa di Fortana

Grappa di Fortana

La Grappa di Fortana Spirito Verdiano deriva dal vitigno autoctono di “Fortana” che produce
un vino allegro e a bassa gradazione.
Il vitigno di Fortana o “uva d’oro” è stato riscoperto e valorizzato negli ultimi anni nella
provincia di Parma.
La Fortana è un vitigno a bacca rossa, coltivato principalmente nella Pianura Padana e noto
anche con altre denominazioni: Uva d’oro, Brugnola, Dallora nera, Prungentile, Uva francese
nera, Brugnera.
La maturazione del vitigno Fortana è tardiva.
Il vitigno Fortana, in purezza, dà un vino con elevata acidità, sapido, tannico e non troppo
alcolico, adatto anche alla spumantizzazione.
Dagli acini spremuti, una volta distillati si rivela tutto lo spirito che anima questo vitigno di
Pianura.
Spirito Verdiano riscopre le terre verdiane. La Grappa di Fortana ne è la
dimostrazione.

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Descrizione

La Grappa di Fortana Spirito Verdiano deriva dal vitigno autoctono di “Fortana” che produce
un vino allegro e a bassa gradazione.
Il vitigno di Fortana o “uva d’oro” è stato riscoperto e valorizzato negli ultimi anni nella
provincia di Parma.
La Fortana è un vitigno a bacca rossa, coltivato principalmente nella Pianura Padana e noto
anche con altre denominazioni: Uva d’oro, Brugnola, Dallora nera, Prungentile, Uva francese
nera, Brugnera.
La maturazione del vitigno Fortana è tardiva.
Il vitigno Fortana, in purezza, dà un vino con elevata acidità, sapido, tannico e non troppo
alcolico, adatto anche alla spumantizzazione.
Dagli acini spremuti, una volta distillati si rivela tutto lo spirito che anima questo vitigno di
Pianura.
Spirito Verdiano riscopre le terre verdiane. La Grappa di Fortana ne è la
dimostrazione.

Informazioni aggiuntive

Caratteristiche tecniche

Profumo armonico
Sapore delicato
Gradazione alcolica 40%
Consigli per la degustazione ; abbinamenti classici con i dolci, da provare in
accompagnamento ai salumi, ideali se quelli tipici della Bassa Parmense
Una peculiarità dedicata a questa grappa Vitigno tipico dei terreni sabbiosi rivieraschi del Po.
Un chicca per i ricercatori di antiche riscoperte

Dettagli del processo di produzione

Alla fine di ottobre la vinaccia viene conferita in distilleria
già fermentata nel suo mosto. Inizia subito la distillazione: la vinaccia passa attraverso un
disalcolatore che estrae l’alcool tramite una corrente di vapore. Il liquido ottenuto (flemma)
passa nelle colonne di distillazione e concentrazione e si trasforma in grappa. La grappa
così ottenuta viene stoccata in serbatoi di acciaio. Segue la filtrazione a bassa temperatura
e l’imbottigliamento.